martedì 22 maggio 2012

GRILLO UBER ALLES

 
La vittoria di Grillo nelle ultime elezioni amministrative è stata oggetto di intervento di due grandi giornali tedeschi, lo SPIEGEL e il FINANCIAL TIMES DEUTSCHLAND, come ci riferisce Pierluigi Mennitti nella sua corrispondenza da Berlino, dal titolo "Grillo, il pirata italiano" pubblicata sul quotidiano online indipendente "Lettera 43" di oggi, di cui si trascrive uno stralcio:

“SPIEGEL”

Komiker-Partei gewinnt Wahl in Parma


Politik-Clown Beppe Grillo: "Nach Stalingrad müssen wir jetzt nach Berlin"

Der Komiker Beppe Grillo ist das Enfant terrible der italienischen Politik - jetzt wird seine Protestpartei erstmals eine Großstadt regieren: Sie hat die Kommunalwahl in Parma gewonnen. Der Kandidat der Fünf-Sterne-Bewegung holte gut 60 Prozent der Stimmen.


«Un clown ha festeggiato il successo nella politica italiana», ha commentato lo Spiegel, «e la città di Parma verrà governata dal movimento di protesta 5 Stelle del comico Beppe Grillo». 
   Riportati i dati del voto e sottolineato lo scarto con il quale il candidato grillino ha surclassato il suo avversario del Pd, il settimanale ha aggiunto: «In campagna elettorale Federico Pizzarotti ha promesso più trasparenza nella politica».
Esattamente lo slogan con cui i Pirati stanno incalzando i partiti tradizionali in Germania. Una considerazione geografica: «Già nel primo turno elettorale di due settimane fa, il movimento di Grillo era risultato vincitore e nel Nord del Paese ha spesso ottenuto punteggi a due cifre».
   Lo Spiegel ha evidenziato come «queste amministrative siano state il primo appello dopo la caduta del governo di Silvio Berlusconi» e dunque abbiano fotografato l'umore degli italiani rispetto alla transizione politica e all'operato del governo di Mario Monti. Il forte calo dei votanti (poco più del 50%, 15 punti percentuali in meno rispetto al primo turno) testimonia uno scollamento degli elettori rispetto ai partiti.
Di questo si è avvantaggiato il Movimento 5 stelle: «I seguaci di Grillo attaccano furiosamente l'establishment politico e il comico 63enne, che è uno dei blogger più seguiti del Paese, distribuisce equamente i suoi strali contro la gestione politica della crisi dell'Unione europea, la Banca centrale europea e, soprattutto, contro i ministri tecnocratici del nuovo governo e il premier Mario Monti, denigrato come silente ragioniere».
   POCHI SPUNTI DAVVERO POLITICI. Uno dei commenti rilanciati da Grillo attraverso Twitter ha rafforzato nel settimanale tedesco la convinzione che, al momento, oltre al moto di protesta ci sia poco da individuare nel nuovo movimento politico: «Grillo ha festeggiato a suo modo, invitando a un cambio di potere a livello nazionale: dopo Stalingrado dobbiamo arrivare a Berlino»

 FINANCIAL TIMES DEUTSCHLAND
Italienische Piraten Grillo-Bewegung erobert das Rathaus von Parma

Das italienische Pendant zu den deutschen Piraten erringt einen historischen Erfolg. In der norditalienischen Stadt Parma stellt die Partei den Bürgermeister.


Di pirati italiani ha scritto più esplicitamente il Financial Times Deutschland.
L'INSODDISFAZIONE DEGLI ELETTORI. «È un successo politico di portata storica per il movimento nato appena due anni e mezzo fa», ha osservato il quotidiano finanziario, «e una prova dell'insoddisfazione degli elettori italiani verso i partiti tradizionali. Grillo e i suoi seguaci condannano gli sperperi e la corruzione, si scagliano contro quelli che considerano gli inutili grandi progetti come l'Expo 2015 a Milano e auspicano una forma di democrazia più diretta attraverso il web, con la quale informare in tempo reale i cittadini e coinvolgerli nei meccanismi decisionali».
   UNA PUNIZIONE PER I PARTITI STORICI. Un fenomeno che, secondo il Financial Times Deutschland, va interpretato in maniera molto seria, senza lasciarsi fuorviare dalla tentazione di ironizzare dagli aspetti goliardici legati alla leadership di un comico di professione. «Il successo è un ulteriore segnale della profonda sfiducia che in Italia impera verso la politica», ha concluso il quotidiano, «perchè gli elettori non hanno punito solo il partito dell'ex premier Berlusconi e i socialdemocratici del Pd ma anche la Lega Nord, indebolita dagli scandali di corruzione che hanno coinvolto Umberto Bossi. Gli elettori hanno sfilato alla Lega la carta della separazione del nord ricco dal sud povero. E il voto comunale potrebbe essere un presagio di quel che accadrà fra un anno alle elezioni nazionali, dopo la fine del mandato del governo tecnocratico. Per il momento non è chiaro chi sarà il successore di Monti, ma il movimento di Grillo potrebbe giocare un ruolo decisivo nella decisione».